Reimen・冷麺 – Spaghetti freddi

Rei-men (冷メン) significa letteralmente spaghetti freddi e può essere considerato la versione estiva del ramen,un po’ come da noi in estate si prepara il riso o la pasta in insalata. Per quanto, proprio come il ramen, sia spesso considerato un piatto di origine cinese, in realtà anche il rei-men può considerarsi di fatto un piatto tipicamente giapponese. Si tratta di un piatto estremamente semplice, gustoso e da mangiare con piacere nelle torridi estati, giapponesi o italiane che siano, magari accompagnato da una buona birra leggera e ghiacciata. La versione che abbiamo preparato oggi parte da una base preconfezionata molto comune e utilizzata nella cucina casalinga giapponese, e vedremo alla fine come quasi tutti gli ingredienti possano essere facilmente reperiti o sostituiti con materie prime che si trovano anche qui da noi.
Gli ingredienti di base già pronti nella nostra confezione sono sostanzialmente gli spaghetti e il sugo. Ciò che andremo ad aggiungere sarà il condimento.

Ingredienti

Per 4 persone

  • 1/2 cetriolo
  • 1 fetta di prosciutto cotto tagliata a uno spessore di circa 3/4 millimetri (in sostituzione del cha-shu)
  • 2 uova
  • 1 pomodoro, rosso ma non troppo maturo
  • Beni shōga (se riuscite ad ottenerne)
  • wakame

Preparazione

Tagliate il cetriolo, il prosciutto e il beni shōga a fiammifero.
Con le due uova fate una crêpe il più sottile possibile e tagliare anch’essa a striscioline più o meno della stessa dimensione del prosciutto e del cetriolo. Un modo per far ciò in maniera rapida e pulita è quello di arrotolare la nostra crepe tagliandola poi in senso longitudinale e ottenendo così delle strisce che tagliate poi perpendicolarmente ci diano il risultato desiderato.
Tagliare il pomodoro a spicchi.
Sbriciolate il wakame il più minutamente possibile.

A questo punto si cuocciono gli spaghetti in abbondante acqua bollente. Quelli della confezione erano freschi, e il tempo di cottura era di soli due minuti. Scoliamo i men ben al dente e laviamoli sotto abbondante acqua fredda. Questo è un punto molto importante per la buona riuscita del piatto. È infatti fondamentale non solo fermare la cottura e raffreddare la pasta, ma anche liberarla di tutto il glutine superficiale residuo, che raffreddandosi rischia di farla attaccare e agglomerare. Sciacquiamola quindi bene nel nostro scolapasta muovendola delicatamente ma energicamente con le dita. Scoliamo bene tutta l’acqua in eccesso e mettiamo gli spaghetti, divisi in porzioni, nelle ciotole.

Condiamo spolverando prima con il wakame sbriciolato, poi aggiungendo il brodo e infine guarnendo con il cetriolo, il prosciutto, il beni shōga, l’uovo in quantità e con la disposizione che vedete nella foto.

Si può mangiare mantenendo tutto separato e prendendo di volta in volta dell’un condimento o dell’altro, o rimestare il tutto. Gli spaghetti possono essere sostituiti con della pasta fresca all’uovo, tagliata in forma di spaghetti tipo chitarra, sottili e di ottima consistenza.
Per quanto riguarda il brodo invece esso è un misto di salsa di soia leggera o allungata con acqua, olio di sesamo, zucchero, qualche goccia di aglio spremuto, qualche goccia di aceto di riso. Se avete l’occasione di assaggiare un rei-men ben cucinato in un ristorante giapponese, non dovrebbe essere poi difficile riuscire ad ottenere un gusto simile, o quello che maggiormente si adatta al vostro gusto, bilanciando questi ingredienti.